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Lo splendore di Senigallia negli anni ’60: grandi personaggi, locali e eventi

Un tuffo nel passato per non dimenticare il magnifico periodo che è stato per i senigalliesi

Netservice - Editoria on-line

Staff di Sala del Covo Nord EstSenigallia e i senigalliesi degli anni ’60: grandi nomi, locali e eventi che affollavano la città in quegli anni. Dopo il revival che si è tenuto lo scorso 27 agosto, tanti i ricordi che mi sono riaffiorati sulla nostra città. Per questo ho deciso di raccontare gli avvenimenti di quegli anni di splendore per Senigallia.

In parte questi anni sono stati celebrati durante la prima edizione del “Premio Spiaggia di Velluto – Quei mitici anni ‘60“: gli anni ’60 senigalliesi sono stati un inno alla vita, grazie agli eventi,  i locali e i personaggi  che li hanno resi tali. Ora non è più possibile, perché non c’è più tolleranza tra le persone.

Rotonda a Mare SenigalliaLa carrellata nella Senigallia degli anni ’60 inizia dall’apertura dei primi dancing senigalliesi: la Rotonda sul Mare, gestita per lungo tempo da Ferruccio Crivellini, poi dal primo proprietario del Ristorante di Palazzo Venezia, poi da Mommi e poi passato definitivamente alla gestione comunale; Villa Sorriso, di Luciano Chiostergi detto “Il Mago”, poi gestito da Lucio Capannari, oggi residence Villa Sorriso; il Billy Club, oggi Spa Marine sotto Terrazza Marconi; Dancing Maurizio, di Federico Maurizio alias “Marero”, oggi Ristorante Pizzeria Vicoletto; il Delfino albergo e dancing; il LillyMarlen, oggi residence Duchi della Rovere; il Dado Verde in zona stadio Campo Boario; il Milleluci a Cesano Bruciata, sopra allo Snoopy Country Club, e il Dancing Escorial a Marzocca; preistoria la Casina delle Rose,  in piazzale Morandi, oggi Hotel Massi.

Data importante fu poi il ’71, quando Raffaele Natale Marzi (detto Babele), Roberto Ragnetti (detto “Gnoc”) e Francesco Sabatini aprirono il Number One:  riprendendo un’idea di Beppe Piroddi di Roma, in quel periodo di dolce vita dopo gli anni ’60, Babele portò a Senigallia un’ambientazione architettonica e scenografica nel locale che si trovava sotto l’Hotel City, e dove venivano chiamati a suonare i disk jockey di Radio Monte Carlo.

Iva Zanicchi al Covo Nord EstSempre all’inizio degli anni ’70 si vide l’apertura di altri grandi locali: Carraro aprì il Covo Nord Est, oggi Shalimar; a seguire trasformò il Billy Club in Papagaio e a Cesano Bruciata aprì il Carillon, oggi Snoopy Country Club. A Marina di Montemarciano venne aperto il Baboon (poi diventò Havana, Stargate).
Da non dimenticare anche la discoteca del Hotel Ritz, che era aperta solo durante l’estate, e organizzava le “famose” spaghettate di mezzanotte e i bagni in piscina.

A Castelferretti aprì il KraKatoa (poi diventò il Pirana); Tombari aprì la Nuova Idea (poi Caribù), ora Megà e Giardino del Sorriso; i Fratelli Leghissa, dall’ex locale Puki, aprirono il Pnaf (poi diventò Baronsamedi), sotto l’attuale Hotel Universal, quella volta uno degli alberghi ex-gialli, dove venne effettuata la prima trasmissione pirata di Radio Velluto Senigallia; Giulio Pierfederici inaugurò il Coral a Scapezzano alta; Babele il Cafè de Paris, ex-Pizzeria Jolly, oggi Spirito Libero Mare con Ostebigio Cucina di Mare; i fratelli Centorani aprirono La Lanterna Azzurra sul molo.

È di quel periodo anche il Pirata, nella Strada del Cavallo, oggi chiuso dopo l’incendio devastante del 2006. In quella via sorgeva anche il Pic-Nic e sulla strada per andare alla “Villa degli Spiriti”, in via del Giardino, sorgeva il Ristorante Albergo Dancing Garden, gestito dalla famiglia Pesarini e il noto oggi artista Maurizio “mandrillo” Pesarini; di fronte, in collina sul viale dei Pini, il Rustichello di Ciro, che fu gestito per molti anni da Cesare Rossi, oggi gestore del Ruspantino.

Nel frattempo l’imprenditore Manfredi di Milano aprì il Bel Sit a Scapezzano Alta: in precedenza era il Seminario Vescovile, ma per i danni causati dal terremoto venne trasferito in Via Cellini.
Alla fine degli anni ’60 il locale a Scapezzano ospitò addirittura il gruppo Uraya Vip, in quegli anni primo nelle classifiche in Inghilterra: aneddoto di quella serata fu che il proprietario del Bel Sit andò dal gruppo a chiedere di abbassare il volume della musica. Effettivamente ancora il locale era frequentato da soli anziani: il concerto era stato organizzato per attirare i giovani, ma ancora la mentalità non era pronta e abituata a questi grandi eventi.

Festa Hawayana Villa Sorriso SenigalliaIn quegli anni la lotta per la maggiore popolarità era “combattuta” tra Villa Sorriso e il Covo Nord Est: nel primo locale ci andavano solitamente i senigalliesi, che non volevano pagare il biglietto e lì infatti entravano gratuitamente; mentre nel secondo locale, i proprietari genovesi facevano pagare l’ingresso ed era frequentato soprattutto da marchigiani che venivano da fuori città.
Villa Sorriso organizzava iniziative molto partecipate e apprezzate, per un pubblico di età media: eventi classici annuali erano le cene al contrario, la vendemmia, il carnevale estivo e le cacce al tesoro.
La risposta del Covo Nord Est era un cartellone estivo pieno di spettacoli di grandi artisti degli anni ’70: “Questo Piccolo Grande Amore Tour” di Claudio Baglioni ebbe come prima data proprio Senigallia. Si esibirono nel locale anche Patty Pravo, Charles Aznavour, Ornella Vanoni, Moira Orfei, Enrico Montesano, Iva Zanicchi e fece la sua comparsa come chef del ristorante Stojan Filiposki, detto “picka”, che poi aprì il Ristorante Skorpion sulla riviera di ponente di Senigallia.

Da non dimenticare sono anche: il Billy Club (poi diventato Pappagaio, Subway, Cipria, Pappagaio Night Club); il Jolly (poi Cafè de Paris); Le Grotte di San Valentino (oggi La Bicchia), sala da ballo frequentata da persone adulte; la già nominata Nuova Idea (poi Caribù e ora Megà); il Coral dancing estivo; il Covo Nord Est (poi California e ora Shalimar); l’Electrical Circus (poi Tiffany) al Cesano, nel villaggio turistico Il Girasole dei fratelli Ragnetti; la Francesca Valeria, nave attraccata al porto, che d’estate faceva il giro turistico in mare, e si ballava e mangiava; il Jumbo sala bowling,poi traformato in sala da ballo-ristorante(poi Miky Mikey, Bahia e ora Vicolo Cafè) ai tempi di Stefano Marangoni.
Poco fuori da Senigallia ricordo gli importanti locali People a Marotta di Fano e lo Jabi (poi Jicky, Miu miu, Miu J’Adore) a Marotta di Mondolfo aperti da Bibo Mengucci e Jacqueline Donna; il Life Club a Marzocca, che venne aperto dei fratelli Pellegrini (poi Fantasy, Zero Babele, oggi Ethò del nipote del mitico Carraro).

Veduta lungomare senigallia anni 60Insomma a Senigallia c’erano locali di serie a, b e c: oggi invece, benché tutti i locali offrono possibilità di ballare, importanti come una volta non esistono più.

Per concludere, una carrellata dei viveur di quei tempi: dal ’60 al ’68  Tom Magi Galuzzi, Mario Barzilai, Ivan Marchione, Francesco Marini, Cecco Artibani, Ugo Roncarati(il Barone); a seguire  dal ’68 al ’76 Chicco Avenanti, Massimo Manizza, Mumu Marco Venturi, Gambelli Mario, Memè del Delfino, Tollo Marchetti; dal ’76 all’80 Black, Pillola, Gianfranceschi, Andrea Olivetti, Rita Caldana(l’attrice), Nanni Minardi, Giuliano Ricciotti(Pecorino), Sergio Marchionni, Chiappa e Pacchio.

Due mesi di ricerche, magari riportati un po’ “alla butta su”. Questi sono i miei ricordi, aiutato da Magi Galluzzi, Domenico Rifugio detto “Rif”, e da altri amici ma spero che qualcuno mi aiuti a precisare le storie e le informazioni che ho raccontato, scusandomi per tutti gli errori che potreste riscontrare durante la lettura. Qualsiasi contributo per perfezionare questi ricordi, anche fotografico, sarà il benvenuto.


di Massimo Mariselli

Massimo Mariselli
Pubblicato Lunedì 25 ottobre, 2010 
alle ore 16:56
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Commenti
Ci sono 6 commenti
stancoinvacanza 2010-10-26 15:00:46
ammappa!!!
Ammapppaaa!!
Pure la Zanicca hai servito!!
Valis 2013-09-04 22:49:17
era meji quand'era pegg'
Bryan 2013-12-27 08:17:30
Un grande mitico dagli anni 60 LULLI Luciano Gresta l'idea di radio velluto nacque da lui e Roberto Bastari
gino serretti 2015-04-13 19:38:38
Vorrei dei commenti sulla Casine delle rose anteguerra,
Giovanni Gregoretti
Giovanni Gregoretti 2015-07-11 23:36:30
il Lily Marlen era posizionato in una casa vicina ai Duchi della Rovere; fino a pochi anni fa c'era ancora la pista da ballo... in disuso.
gior2021 2021-07-25 15:43:04
Tanti ricordi,intense emozioni.Il Number One,in particolare.Nel mio cuore, vivrà sempre il momento quando incontrai una dolcissima signora Loredana M.La nostra breve storia,mi ha lasciato tanta nostalgia.Sono passati quasi 50 anni da quel pomeriggio e,non ho più avuto occasione di incontrarla anche se vivo a pochi chilometri da Senigallia.Il mio sogno..rivederla.Giorgio.
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