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Censimento sull’amianto a Senigallia: Ceresoni rigetta le accuse di Mancini

"Io inadempiente? Dall'Assessore regionale Mezzolani nessun riscontro dopo il 5 giugno 2009"

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Simone Ceresoni

Egregio Consigliere,
il tema sollevato con l’interrogazione è così tanto delicato e importante per la comunità, che credo debba essere tenuto fuori da qualsiasi forma di speculazione politica o manipolazione di sorta. Rigetto nella maniera più assoluta le Sue affermazioni e le Sue insinuazioni circa una mia possibile inadempienza attorno alla questione.

Ne sono prova di quanto affermo le note formali e ufficiali che ho trasmesso, a nome del Comune di Senigallia, alla Regione Marche nelle persone dell’Assessore Regionale alla Sanità e allo stesso Dott. Patrizio Bacchetta da Lei tirato in ballo e che in occasione della commissione consiliare riunitasi il 12 gennaio u.s. avrebbe dichiarato di aver offerto supporto tecnico allo svolgimento del censimento di edifici privati con materiale contenente amianto.

La verità, suffragata dalla documentazione, che le allego in copia, sta nei fatti che dopo l’incontro cui fa riferimento il dirigente regionale avvenuto il 3 aprile del 2009, come da accordi presi con lo stesso, ho inviato a lui e all’Assessore Mezzolani due distinte lettere, rispettivamente protocollate con i numeri 30870 e 30869 entrambe del 5 giugno.

All’amministratore regionale formalizzavo richiesta di collaborazione per avviare il progetto sperimentale per il censimento degli edifici contenenti amianto di proprietà privata situati nel Comune di Senigallia, specificando nel dettaglio le disponibilità in termini di risorse a cui il nostro Comune poteva fa fronte.

In modo particolare al Dirigente dell’Ente regionale inoltravo copia della lettera sopra ricordata, così come da lui richiesto in occasione dell’incontro, poiché si sarebbe dovuto far parte attiva presso l’Assessorato affinché tale iniziativa potesse realmente avviarsi, con l’adesione formale della Regione Marche.

Conclusione della vicenda è che né l’assessorato regionale, né il Dott. Bacchetta hanno mai dato riscontro formale, come si conviene nei rapporti istituzionali, aderendo alla nostra proposta di avvio del censimento dei manufatti privati contenenti amianto. Censimento, che è bene ricordare è di competenza secondo la normativa vigente delle Regioni.

Quindi come vede non è vero che dopo l’incontro il Comune di Senigallia non si è fatto più vivo, ma anzi ha formalizzato dettagliando una proposta di collaborazione, né è vero che l’Amministrazione comunale di Senigallia non abbia dato seguito alla decisione del Consiglio Comunale, né che abbia avuto un atteggiamento negligente. Carta canta.

Nella stessa seduta di Commissione consiliare, se fossi stato presente, avrei chiesto al rappresentante regionale di formalizzare la disponibilità, rispondendo alla nostra richiesta di collaborazione del giugno del 2009, definendo le responsabilità e le disponibilità della Regione Marche e convocando immediatamente il necessario incontro con i soggetti tecnici interessati: Regione, Arpam, Comune, Asur. Cosa che spetta, ripeto per normativa vigente, alla Regione Marche, che in questo suo ruolo non può essere sostituita da alcuno.
Distinti saluti.

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