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Fabrizio Volpini risponde alla lettera sui problemi in Oncologia a Senigallia

"Poche competenze per Sindaco e Assessore sulla gestione dei servizi, valuteremo col Direttore Asur"

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Fabrizio VolpiniHo letto con grande interesse e coinvolgimento l’articolo pubblicato su alcuni giornali on-line in merito alla gestione del reparto oncologico dell’ospedale di Senigallia, che mi chiama direttamente in causa quale Assessore alla Sanità.

L’articolo 32 della Costituzione recita “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo ed interesse della collettività e garantisce cure gratuite agli indigenti”: è questa un’affermazione insieme di grande attualità, di fondamentale importanza e di considerevole impegno, se si pensa che in un Paese come gli Stati Uniti una riforma sanitaria che si ispira a questi principi è stata introdotta solo recentemente dal Presidente Obama.

Da studente prima e da giovane laureato poi, ho studiato, condiviso e difeso i principi ispiratori fondamentali della legge 833 (la legge di riforma sanitaria del 1978): l’uguaglianza dei cittadini e l’universalità degli interventi sanitari, perfettamente in linea con l’articolo 32 della Costituzione precedentemente ricordato.

Ribadisco quindi l’importanza del principio di garantire gratuitamente cure e assistenza medica, come peraltro avviene anche nel reparto di oncologia dell’Ospedale cittadino. Nel caso specifico la modalità scelta dal reparto di seguire i pazienti oncologici tramite un’equipe è largamente utilizzata da numerose strutture sanitarie in tutto il territorio regionale e nazionale, perché, oltre ad essere permessa dalle leggi nazionali sulla sanità e regolata dai contratti di lavoro del settore, garantisce anche una omogeneità di prestazioni attraverso l’utilizzo di protocolli sanitari condivisi e validati e la collegialità degli interventi medici.

Personalmente ritengo che l’applicazione di questa metodologia non debba comunque costringere il paziente che intende affidarsi a un solo medico a dover ricorrere a visite a pagamento; credo che l’adozione di questo tipo di organizzazione possa essere possibile affidandosi anche al buon senso.

Sono però scarse le competenze del Sindaco e dell’Assessore alla Sanità sull’organizzazione e la gestione dei servizi sanitari del territorio, che sono compiti del Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria e dei responsabili delle singole unità operative.

D’altra parte la conferenza dei Sindaci ha competenze in materia di indirizzo e di programmazione degli interventi, ed è per questo che il Comune di Senigallia chiederà al Direttore Generale e al Responsabile medico del reparto di approfondire le ragioni tecniche che hanno portato a questo tipo di organizzazione, e di valutare se sia possibile adottare modalità di intervento che possano mitigarne gli effetti sui pazienti.


da Fabrizio Volpini,
Assessore ai Servizi alla Persona

Dal Comune di Senigallia
Pubblicato Martedì 20 aprile, 2010 
alle ore 11:52
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Commenti
Ci sono 3 commenti
Anonino malato di tumore 2010-04-21 09:50:54
INDEGNOSO
E' una cosa indegnosa disquisire su un problema che coinvolge solo la salute dell'ammalato e quindi dell'individuo soggetto ad un male come UN TUMORE .....lasciate in pace gli ammalati e pensate piuttosto a formare una equipe medica in grado professionale uniforme o perlomeno di collaborazione tra loro..............(se si sbaglia una diagnosi di un controllo si rischia la VITA)
a.casagrande 2010-04-21 18:59:09
(...omissis...)
(...omissis...) è interessato solo allo stipendio, lauto, molto lauto, per lui l'ammalato è l'ultima sua preoccupazione.
donatella1956 2010-04-30 05:41:44
Fate il vostro lavoro
Troppo spesso questi amministratori non capiscono peche'non vivono sulla loro pelle i disagi dei malati.Si mettono a parlare lingue non comprensibili ai molti e come in questo caso a mio parere si ingegnano a scaricare su altri le responsabilita'.Ma anziche solo parlare perche non tornate a far il vostro lavoro, andate negli ospedali,capite cosa non funziona chiedendo ai diretti interessati, i malati, e agite..cosa succede a senigallia?la mia esperienza e' legata alla mammografia, fino a poco tempo fa questo esame poco piacevole veniva fatto in modo efficente e veloce da personale cortese, l'ultima volta ho assistito a urli e maleducaione senza contare che ho aspettato la risposta preoccupandomi di come mai ci voleva cosi tanto..
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