Non hanno fatto mancare la loro numerosa partecipazione i soci del Rotary Club Senigallia, con alcuni loro invitati, alla cerimonia solenne e suggestiva nella sua brevità dello scorso lunedì 6 febbraio con la quale il Rotary cittadino ha conferito il più prestigioso e rilevante riconoscimento rotariano, il premio "Paul Harris Fellow"(PHF), all’ambasciatore prof. Luigi Vittorio Ferraris quale insigne diplomatico ed uomo di cultura.
Ha portato il saluto ufficiale il Generale dei Bersaglieri dott. Marcello Olivi, Presidente del Rotary Club Senigallia, che ha voluto ricordare brevemente come è cominciata la storia del Rotary e con quali scopi.
Il primo Rotary Club venne organizzato a Chicago, negli U.S.A., dal giovane avvocato Paul Harris, e si riunì per la prima volta cento anni fa, precisamente il 23 febbraio 1905 col proposito di costituire un gruppo di amici professionalmente impegnati. Il nome "Rotary" venne scelto perchè i primi soci usavano riunirsi, a rotazione, presso il luogo di lavoro di ciascuno di essi.
Il Rotary è un’organizzazione di uomini di affari e di professionisti d’ogni parte del mondo, uniti dagli scopi di rendere un servizio umanitario, di incoraggiare elevate norme etiche nell’esercizio delle varie professioni e di promuovere sia lo spirito di amicizia che la pace nel mondo.
"Ho voluto ricordare – ha evidenziato Olivi – quelli che sono i cardini dell’essere rotariano e dell’agire di un rotariano, perché il Rotary Club Senigallia ha deciso di conferire al prof. Ferraris, quale insigne diplomatico ed uomo di cultura, il premio Paul Harris Fellow. Si tratta della più alta onorificenza rotariana, con la quale vengono insigniti dai Rotary Club personalità che hanno sia acquisito importanti meriti, sia hanno tenuto un comportamento che rispecchia i principali cardini di quel modo rotariano di agire, del quale ho appena parlato".
L’Assistente del Governatore dott. Mauro Bignami, intervenuto in rappresentanza del Governatore, nel constatare che l’ambasciatore ha contribuito a mantenere relazioni internazionali, ha ricordato che le relazioni umane sono uno dei punti fondanti del Rotary perché ci fanno scoprire gli altri, ce li fanno riconoscere fino a chiamarli "amici".Il Rotariano Sergio Rossetti presentando ufficialmente il prof. Ferraris al Club, ha inizialmente ringraziato il presidente Olivi per avergli dato tale incarico ed ha ricordato che, per motivi di lavoro, ha avuto il piacere di conoscere anche la contessa Ferraris madre dell’Ambasciatore. Poi ha letto il prestigioso, chilometrico curriculum vitae del premiato. Nato a Roma e laureato in giurisprudenza, il prof. Ferraris ha conseguito il Diploma in Diritto Internazionale all’Aja nel 1951 ed ha percorso la carriera diplomatica dal 1952 al 1987 svolgendo la sua attività in varie parti del mondo, fino a diventare Ambasciatore d’Italia a Bonn dal 1980 al 1987; dal 1987 al 2000 è Consigliere di Stato e dal 2000 è Presidente onorario di Sezione del Consiglio di Stato.
Come docente universitario ha insegnato presso la facoltà di Scienze Politiche all’Università Orientale di Napoli, in quella di Firenze, alla Sapienza ed alla Luiss di Roma; ha avuto varie cattedre (di politica Internazionale, di Studi strategici e di Relazioni Internazionali) all’Università di Trieste. E’ autore di libri sul Ministero degli Affari Esteri, sul Venezuela e sulla Germania; è autore di circa 400 saggi ed articoli su temi di relazioni internazionali, di storia delle relazioni e di politica internazionale e di politica dell’Europa Orientale. Ha onorificenze estere ed è Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
A questo punto il Presidente del Rotary cittadino generale Marcello Olivi ha consegnato l’onorificenza del PHF all’ambasciatore Ferraris, che ha preso la parola per ringraziare e per tenere una interessante "lectio magistralis" sul tema "Un nuovo ordine internazionale", che ha approfondito e chiarito molti avvenimenti storici anche recenti.