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L’Amministrazione comunale di Senigallia fotografa le scuole del territorio

Sovraffollamento classi, carenze di organico e risorse: "Insieme contro gli effetti della riforma Gelmini"

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Scuola pubblicaSiamo arrivati all’ultima annualità del triennio di tagli previsti dalla cosiddetta "riforma Gelmini" e le ripercussioni sulla scuola pubblica si fanno sentire anche nella nostra città.
Il tempo prolungato nella scuola primaria è stato definitivamente cancellato e in ogni caso il tempo-scuola è stato ridotto ovunque, alcune classi dei plessi scolastici delle frazioni non sono state riconosciute, il sostegno scolastico ai bambini disabili è stato ridimensionato e diverse classi risultano ormai sovraffollate e difficilmente gestibili per l’attività didattica.

Le leggi vigenti individuano con chiarezza le funzioni assegnate ai Comuni nell’ambito del 1° ciclo d’istruzione:
– organizzazione dei servizi scolastici (mensa, trasporti, ecc.)
– facilitazione del diritto allo studio (acquisto libri testo scuola primaria, erogazione contributi, ecc.)
– organizzazione rete scolastica cittadina (istituzione e soppressione scuole, istituti scolastici, ecc.)
– costruzione e manutenzione edifici scolastici
– sostegno all’offerta formativa delle scuole

Il nostro Comune ha deciso da diversi anni di interpretare in maniera estensiva le funzioni assegnate dalla legge, entrando a pieno titolo nel governo del sistema scolastico cittadino e nella definizione dell’offerta formativa del territorio. Attraverso la Conferenza Ente Locale – Scuola ha costruito una solida collaborazione con le istituzioni scolastiche cittadine, ha sperimentato percorsi innovativi e progetti educativi di qualità, ha contribuito a offrire pari opportunità formative su tutto il territorio cittadino e a contenere gli effetti della riforma Gelmini sulle nostre scuole.

Siamo fermamente convinti che la scuola pubblica è un bene comune alla cui cura tutti i soggetti coinvolti devono partecipare: dirigenti scolastici, insegnanti, ente locale e famiglie. Ciascuno, per la propria parte e nell’ambito del proprio ruolo, ha la responsabilità di contribuire a sostenere la qualità del nostro sistema scolastico.
Anche le scelte delle singole famiglie non sono indifferenti per l’organizzazione scolastica complessiva e in alcuni casi rischiano di non essere compatibili con l’impegno posto dalla scuola e dal Comune per garantire l’offerta formativa consolidatasi negli anni. Il nostro sistema scolastico è il risultato del governo delle istanze di tutte le famiglie che partecipano consapevolmente alla sua realizzazione e che conciliano le proprie esigenze con la tutela del "bene comune".
Il nostro impegno per le nostre scuole è forte e continuerà ad esserlo, ma sappiamo fin d’ora di non riuscire a garantire un sistema scolastico di qualità in un momento così difficile per la scuola pubblica, rincorrendo richieste parcellizzate ed esigenze contrapposte.

Di fronte alla portata crescente dei tagli, alla limitatezza delle risorse su cui possiamo contare e alla separazione netta delle competenze istituzionali sulla scuola, l’Amministrazione Comunale ha il dovere di individuare le caratteristiche fondanti e irrinunciabili di una scuola di qualità, di fissare le priorità di intervento tra le tante esigenze che rischiano di rimanere insoddisfatte e su cui è possibile intervenire.

In questo momento il sovraffollamento delle classi è il problema più serio che mette a repentaglio la stessa attività didattica.

L’Amministrazione Comunale di Senigallia non ha lesinato sforzi e ha iniziato a impegnarsi con largo anticipo sulla questione degli organici e dei tempi scuola per il prossimo anno scolastico.
Già allo scadere del termine per le iscrizioni sono stati riuniti i dirigenti scolastici per fare un quadro della situazione cittadina con l’Assessore competente, che ha incontrato ripetutamente insegnanti e genitori, giungendo a proposte e soluzioni condivise da sottoporre all’attenzione dell’Ufficio Scolastico Provinciale. Lo scorso 3 maggio lo stesso Assessore Schiavoni ha incontrato la Dirigente dello stesso Ufficio per illustrare le problematiche delle nostre scuole e chiedere particolare attenzione per le esigenze del nostro territorio e delle famiglie.
Consapevole delle possibili ricadute dei preannunziati tagli di organico su tutte le scuole, l’Amministrazione Comunale, prima della definizione dell’organico di diritto, ha richiesto il coinvolgimento della Provincia e della Regione per unire gli sforzi e fare pressioni sul governo nazionale. È notizia di stampa che il Governatore Spacca ha chiesto un incontro con il Ministro Gelmini per sostenere le esigenze della scuola marchigiana.
Ci siamo quindi mossi in tempo utile, abbiamo cercato connessioni con il livello provinciale e regionale, abbiamo sollecitato l’Ufficio Provinciale del Ministero, in altre parole, nell’ambito delle limitate competenze che la legge assegna ai Comuni in questo campo, abbiamo fatto e continueremo a fare tutto il possibile per sostenere la qualità della nostra scuola e i diritti delle famiglie.

È bene, però, che le famiglie abbiano ben presente che la responsabilità dei tagli sulla scuola pubblica è da imputare esclusivamente alla cosiddetta " riforma Gelmini", che al diritto allo studio e alle necessità di studenti e famiglie ha anteposto mere esigenze contabili e di compatibilità finanziaria.
Non intendiamo quindi accettare alcuna corresponsabilità come istituzione locale nella manovra operata dal Governo sulla scuola pubblica, anche se questo non ci impedirà di esperire ogni tentativo utile per salvaguardare e possibilmente potenziare il livello di qualità raggiunto dalle scuole del nostro territorio.

Con il nostro impegno finanziario e la fondamentale collaborazione dei dirigenti scolastici e del personale delle scuole, abbiamo fino ad ora difeso e sostenuto il sistema scolastico cittadino del 1° ciclo d’istruzione. In particolare:

– viene garantita e consolidata la rete dei servizi scolastici (mensa, trasporto, ecc.), così come sono assicurati gli interventi per l’ordinario funzionamento dei plessi scolastici e per il diritto allo studio;

– continuità e consolidamento sono assicurati anche nei contenuti educativi veicolati attraverso gli strumenti del POF e del POFT; tutta la progettualità con le scuole viene confermata;

– sono portati a completamento del ciclo di studi i corsi a tempo prolungato delle scuole primarie attivati prima della riforma (Puccini, Rodari e Marzocca);

– il tempo prolungato della scuola primaria di S.Angelo, attivato nell’anno scolastico 2009/2010 per contrastare il declino della scuola per carenza d’iscrizioni, viene garantito anche per il prossimo anno scolastico;

– vengono mantenute, come gruppi-classe, le classi soppresse nelle scuole di frazione;

– la scuola primaria di Scapezzano è stata salvaguardata attraverso l’istituzione di un corso "Montessori" che anche per il prossimo anno scolastico vedrà la formazione di una prima classe riconosciuta, facendo ben sperare per il completamento del ciclo; nella stessa scuola garantiamo il prolungamento dell’orario e la refezione scolastica;

– sul fronte degli investimenti continua l’opera di messa a norma degli edifici scolastici. Per il prossimo anno è previsto nella scuola primaria Aldo Moro un intervento per migliorare l’efficienza energetica della struttura e per l’adeguamento antincendio e antisismico per complessivi € 1.310.000 di cui € 550.000 finanziati dalla Regione.

Tutto quanto abbiamo fatto e continuiamo a fare non riesce, però, ad eliminare le conseguenze più serie della "manovra ministeriale" sulla scuola pubblica. I Dirigenti scolastici dei nostri istituti comprensivi nell’ambito della Conferenza Ente Locale – Scuola ci hanno segnalato i problemi più rilevanti che devono affrontare in relazione alla carenza di organici:

– la difficoltà a rispondere positivamente alle aspettative espresse dalle famiglie al momento dell’iscrizione dei figli a scuola per quanto concerne la SCELTA DELLA SECONDA LINGUA COMUNITARIA o la SCELTA DELLA TIPOLOGIA ORGANIZZATIVA SCOLASTICA. In particolare per la scuola primaria il tempo scuola viene continuamente "destabilizzato" dalla riduzione del personale. Di conseguenza non si riesce a corrispondere alle legittime richieste delle famiglie;

– la questione della SICUREZZA: in qualità di responsabili della sicurezza i Dirigenti Scolastici sentono la responsabilità di "affollare" le classi oltre il consentito in relazione agli spazi disponibili;

DIMINUZIONE E INCERTEZZA PER I POSTI DI SOSTEGNO a fronte di un progressivo aumento delle tipologie di disabilità individuate;

– la difficoltà di soddisfare i BISOGNI EDUCATIVI SPECIFICI DEI BAMBINI DISABILI, per i quali vengono emanate tutele giuridiche ma non vengono assegnate risorse umane e/o finanziarie sufficienti, e degli ALUNNI STRANIERI in progressivo aumento;

– la difficoltà di garantire i servizi di sorveglianza dei plessi, spesso aperti anche in orario pomeridiano, e la pulizia dei locali per la DIMINUZIONE DEI COLLABORATORI SCOLASTICI;

– la facoltà dei genitori di richiedere l’inserimento di bambini di 2 anni e mezzo nelle scuole dell’infanzia non corrisponde alle reali possibilità di accoglienza della scuola, in quanto il numero delle sezioni per ogni plesso viene calcolato ESCLUDENDO DI FATTO IL NUMERO DEGLI ANTICIPATARI e mancano comunque nelle scuole dell’infanzia strutture e servizi adatti per i più piccoli (spazi per il riposo, personale assistente, ecc.).

Il Comune non può e in ogni caso non riuscirebbe mai a superare tali difficoltà e insieme alle scuole cerca di contenere gli effetti più destabilizzanti della "riforma Gelmini". Purtroppo ci troviamo impegnati a risolvere problemi organizzativi di cui non abbiamo il controllo e a riversare tante energie senza certezza di soluzione.
Inoltre le scuole e il Comune, per vicinanza, non solo fisica, ai cittadini, diventano inevitabilmente luoghi di trincea dove le famiglie esprimono tutta la loro insoddisfazione e premono per ricevere risposte alle loro esigenze, mentre l’istituzione locale vive tutta la difficoltà di trovare soluzioni ai problemi nonostante gli sforzi.

Davanti a noi abbiamo un nuovo anno scolastico da affrontare e siamo convinti che solo l’impegno e la responsabilità di tutti consentiranno di salvaguardare il sistema scolastico cittadino.

dal Comune di Senigallia

Dal Comune di Senigallia
Pubblicato Giovedì 16 giugno, 2011 
alle ore 16:13
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