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Castelleone, la minoranza boccia il conto consuntivo 2009

Previsioni errate, aumento pressione fiscale, agricoltura, sviluppo e turismo: le ragioni del "no"

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logo "insieme per castelleone"Il Movimento “Insieme per Castelleone” rende nota la dichiarazione di voto rilasciata dai propri rappresentanti consiliari e letta dal Capogruppo, Cuicchi Mario, durante l’approvazione del Conto Consuntivo 2009.

“Se il Bilancio 2009 non aveva “coerenza delle previsioni annuali” (punto 1.2 della Relazione revisionale e programmatica) poteva il Consuntivo di quello stesso esercizio finanziario rimediare a quella disastrosa situazione?

No di certo e infatti troviamo che sono molti gli “errati accertamenti o impegni 2009 e precedenti” e a dirlo non siamo noi ma, ancora una volta, documenti ufficiali emanati dal Comune (ultime tre righe della “Relazione illustrativa dei dati consuntivi dell’esercizio finanziario 2009”).

Questo capita perché in tema di residui non vengono rispettate le norme che ne regolano la formazione in quanto devono essere dati certi e documentati.

Basta solo rifarci al Cap. 1904 “Iniziative per rimuovere le cause dell’emarginazione” dove vengono cancellati ben € 16.708,15 di residui passivi, per farci un’idea del modo di procedere di questa Amministrazione comunale.

Non vogliamo qui ritornare ancora una volta sui fondi tenuti fermi, invece di essere erogati ai soggetti diversamente abili e alle famiglie bisognose, e poi cancellati per finire nel calderone dell’Avanzo di amministrazione.

Circa 28 mila euro di residui passivi insussistenti vengono complessivamente cancellati con il consuntivo in esame, mentre quelli attivi sono stati più di 6 mila.

Ma non finisce qui, perché sempre nell’entrata, rispetto agli accertamenti già fatti in passato, vengono riscossi in più € 12.852,86. Ci si dovrebbe domandare se questo modo di procedere risponde alle norme che regolano la formazione dei residui, sia attivi che passivi.

La situazione non migliora certo con la gestione della Competenza, anche se si continua ostinatamente a presentarci per “previsioni” i dati del 29 dicembre che vengono messi a raffronto con quelli di due giorni dopo, cioè del 31/12, per cercare di nascondere quelli che poi sono costretti, volenti o nolenti, a chiamare con il nome più appropriato che è quello di “errori”, come abbiamo già visto.

E così dalla previsione iniziale del bilancio 2009 sono state accertate minori entrate per € 322.463,17 anziché € 4.424,43 come dichiarato, questo per effetto dell’ultima variazione di bilancio del 29/12/2009.

Ovviamente le prime due voci delle maggiori entrate che si sono verificate riguardano le tasse, proprio quelle che si vorrebbero nascondere nella loro reale portata.

Anni e anni di denuncia delle sottostime delle entrate e del contemporaneo aumento della pressione fiscale hanno già costretto la maggioranza ad ammettere, a denti stretti, che sì la pressione fiscale è aumentata anche in presenza delle medesime tariffe, perché nel tempo è variato il modo di calcolo per cui il gettito aumenta ugualmente.

È già un primo passo, ma speriamo che la maggioranza abbandoni anche questo modo di rappresentare la realtà mettendo a raffronto dati che si riferiscono al 29 e al 31 dicembre.
 
Vediamo allora nel dettaglio la realtà dei fatti: le previsioni vere, quelle di cui parla l’art. 231 del DLgs 267/2000, cioè quelle iniziali approvate in sede di bilancio di previsione.

Quelle del solo Titolo I, Entrate Tributarie, erano € 455.925,97, salite al 29 dicembre a € 466.761,39 per finire il 31/12/2009 a € 467.014,56, ammesso che qui rimangono, perché l’esperienza ci insegna che poi continuano a crescere anche negli esercizi successivi.

Significativo il dato del Cap. 52 relativo alla Tassa smaltimento rifiuti. In sede di approvazione del bilancio di previsione 2009 veniva ridotto lo stanziamento rispetto ai dati del 2008 fermando le “previsioni” a € 89.000,00, ma poi nel corso dell’anno risalivano a € 91.743,45 che guarda caso coincide pari pari con gli accertamenti del 31/12, cercando di dimostrare che non c’è stato un maggior gettito e quindi maggiore pressione fiscale, quando invece non solo c’è stato un aumento rispetto alle previsioni iniziali ma c’è stato anche un incremento rispetto agli accertamenti del 2008.

Non va meglio con il Titolo II relativo ai Trasferimenti che già in sede di approvazione del Bilancio di previsione era finito sotto la nostra lente e lamentavamo proprio il sottostimato stanziamento del Cap. 77.1 del Fondo ordinario che secondo la “stima” della Giunta Biagetti sarebbe stato di soli € 233.000,00, di molto inferiore ai dati in nostro possesso, ma poi nel corso dell’anno quel sottostimato stanziamento è stato portato a € 273.360,96 uguale agli accertamenti del 31/12 che quindi, ancora una volta, non evidenziano nessuno scostamento con quelle che la maggioranza chiama previsioni ma che tali non sono, e che forse saranno ancora aumentate, come provano i residui proprio di quel Capitolo che avrebbero dovuto essere € 12.235,57 ma che invece sono già costretti a portare a € 23.582,66, con un ulteriore incremento, quindi, di altri € 11.347,09.

Stessa cosa anche per il Titolo III Entrate extratributarie, dove potremmo sbizzarrirci con vari esempi, tipo i Capitoli 286, 286-1, 288, 308, e via elencando.

Ne indichiamo solo due: il Cap. 300, Proventi farmacia comunale, e il Cap. 312, Proventi illuminazione votiva.

Nel primo caso, dopo una riduzione rispetto ai dati già disponibili, in sede di bilancio lo stanziamento era stato fermato a € 743.000,00, quelle che ora vengono chiamate “previsioni” ma che tali non sono perché si riferiscono al 29/12 erano già salite a € 815.000,00 ma gli accertamenti al 31/12 sono divenuti € 817.341,11 per uno scostamento, secondo la maggioranza, di soli € 2.341,11.

Ma, come ben si vede, i dati reali dicono che quel solo “sbaglio” è stato di € 74.341,11.

I proventi della illuminazione votiva, dove è noto, come avevamo dichiarato in sede di bilancio di previsione, “i clienti non calano, anzi”, si stimavano in soli € 12.000,00, tagliando € 1.221,61 rispetto al 2008, ma ora ritroviamo che sono divenuti € 13.497,90.

Così viene azzeccato anche il centesimo, solo che come affermavamo noi i clienti non solo non sono calati, ma sono anche aumentati, come il gettito che ha fatto riscontrare un incremento anche rispetto al 2008.

Ecco da dove nasce l’Avanzo di amministrazione che la Giunta Biagetti preferisce spendere come più gli piace, esautorando e, oseremmo dire, inducendo in errore il Consiglio, consiglieri di maggioranza compresi.

Questa la situazione reale dei primi tre Titoli: le previsioni complessive di bilancio al momento della redazione erano € 1.927.253,27, al 29/12 € 2.087.097,09, al 31/12 € 2.076.794,90.

Il minor gettito tra il 29 e il 31/12, che vale solo per il titolo II relativo ai trasferimenti, è da attribuirsi per la stragrande maggioranza a Regione e Provincia, mentre lo Stato ha ovviamente versato più di quanto previsto in sede di bilancio, come abbiamo visto e come avevamo anticipato noi, e anche più di quanto previsto dalla maggioranza al 29/12.

Non vogliamo annoiare troppo analizzando anche le uscite, ma certo la situazione non è affatto diversa.

Dei fondi sottratti ai più bisognosi abbiamo già accennato, ma non possiamo non riallacciarci a quanto dicevamo in sede di dichiarazione di voto sul bilancio 2009 a proposito di “interventi a favore di chi perde o perderà il posto di lavoro” e per i quali non è stato fatto niente.

Come non si è nemmeno presa in considerazione la proposta di utilizzare l’avanzo di amministrazione per le finalità di cui all’art. 11 del DL 159/2007.

Non un centesimo è stato stanziato per lo sviluppo economico in conto capitale, mentre nella parte corrente gli interventi realizzati ammontano a miseri € 225,54 ma che certo con lo sviluppo economico non hanno niente a che fare.

Niente nemmeno per l’agricoltura, del turismo neanche a parlarne, del recupero di vecchi crediti non si sa più nulla, nulla dei tanti fondi che giacciono inutilizzati da decenni e via dicendo, mentre le ingenti giacenze di cassa che ne conseguono “rendono” una vera e propria miseria che non copre nemmeno lontanamente la svalutazione conseguente all’inflazione, per non parlare poi dei maggiori costi di mercato da sopportare quando finalmente si deciderà di utilizzare quelle risorse.

Prendiamo allora atto dei tanti “errori” di cui parla la stessa Relazione illustrativa, per cui il nostro giudizio sul Conto Consuntivo 2009 non può essere che severo e pertanto il Gruppo consiliare “Insieme per Castelleone” esprime VOTO CONTRARIO al presente punto in discussione.”

dal Gruppo consiliare “Insieme per Castelleone”

Insieme per Castelleone
Pubblicato Lunedì 3 maggio, 2010 
alle ore 9:55
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