Quaranta anni di servizio, di cui circa trenta nelle Marche e ventuno passati a comandare la Stazione dei Carabinieri di Senigallia: sono questi i numeri della carriera del Luogotenente Francesco Imparato, che dal primo Luglio ha lasciato l’Arma per andare in pensione.

Nel corso di un incontro con la stampa, Imparato ha preso la parola per rivolgere il suo saluto ed il suo profondo ringraziamento ad un lavoro, un territorio ed alle persone che in questi anni gli hanno dato tanto, anzi tutto.

L’ex-Comandante di Stazione Capoluogo (Senigallia è considerata capoluogo per la locale Compagnia dei CC) non dimentica nessuno nella sua lunga lista: parte dalla famiglia ed elenca tutte le persone, interne all’Arma ma anche rappresentanti delle Istituzioni e delle altre forze dell’ordine, che in questi anni hanno affiancato il proprio percorso, "Persone con cui si è lavorato in armonia, anche nei momenti critici".

Imparato ripercorre le tappe della sua storia di Carabiniere, dagli anni ’70, trascorsi perlopiù nella impegnativa Compagnia dell’Agro Nocerino Sarnese, svolgendo ruoli operativi, con una parentesi di due anni nelle Marche, passando poi al 1982, quando assunse il comando della Stazione dei Carabinieri di Belvedere Ostrense, per arrivare nel 1989 a quella di Senigallia.

Il pregio che più lo ha contraddistinto, e che lui stesso denota, è stata la capacità di essere presente, intrecciare rapporti umani con tutti coloro che chiedevano un incontro o si presentavano a qualsiasi ora: Imparato racconta, a proposito, un aneddoto risalente ai primi anni ’80, quando a Belvedere fu installata la citofonia in caserma ed egli non la fece mai entrare in funzione, ma chiese di commutare le chiamate al suo alloggio, convinto che se una persona si rivolge ai Carabinieri fuori dall’orario di ricevimento, significa che ne ha bisogno, ed i militari non possono rispondere con una voce metallica: devono esserci!

Francesco Imparato, delineando un po’ il profilo della città che lascia come Comandante di Stazione, ma che non lascerà più come cittadino, afferma che la Senigallia in cui ha lavorato e che ha visto cambiare nell’ultimo ventennio è una città sicura, al riparo dalle infiltrazioni della criminalità organizzata, ma sulla quale occorre continuare a restare vigili ed a fare prevenzione così come si è fatto finora: il primo compito del suo successore è già stato assegnato!

di Luca Ceccacci