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Gioco d’azzardo e slot machines fuori dal centro storico di Senigallia

Proposta della III Commissione: esercizi lontani da chiese, ospedali e scuole, chiusura all'una

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Slot MachinesDoveva essere una proposta di deliberazione per il Regolamento comunale sugli apparecchi d’intrattenimento e svago e sulle sale giochi. In fin dei conti si è trattata di una seduta incentrata sui divieti che il Comune poteva apporre agi esercizi che prevedono il gioco d’azzardo che stanno spopolando soprattutto tra gli adulti ma che non disdegnano (anzi li ammiccano consciamente) i giovani anche minorenni.

E mercoledì 24 agosto si è appunto riunita la III Commissione che ha competenza in materia di attività produttive, frazioni, sport e città sostenibile (ambiente, mobilità, energia, trasporto pubblico), per deliberare una proposta sui cui deciderà poi il Consiglio Comunale.

Una proposta che chiederà all’assise civica di votare per la tutela di alcune zone della città – come sostiene l’Assessore alle Attività Produttive Paola Curzi – come il centro e allontanare questo genere di attività commerciale da obiettivi sensibili quali possono essere scuole, luoghi di culto e ospedali.
Inoltre questi esercizi dovranno chiudere all’una di notte con una deroga (fino alle due) prevista per il sabato e per i prefestivi in genere.

Sono tanti, troppi infatti coloro che prima si avvicinano alle macchinette, poi ne diventano sempre più dipendenti psicologicamente con il risultato che vengono dilapidati interi stipendi e non solo. E tra questi – per la maggior parte maggiorenni e adulti – sono in crescita gli utenti giovani.

In teoria la legge vieta ai minorenni di giocare con slot e altro dove la vincita è in denaro. Inoltre il titolare dell’esercizio è tenuto ad identificare con un documento l’età dei giocatori e comunicare alle autorità preposte giocate e vincite oltre i mille euro.
In teoria. Ma poi si sa che in pratica succede ben altro. Fino a quando a qualcuno poi non viene sanzionata la multa da 5.000 a 20.000 euro o la chiusura del negozio fino a 30 giorni. E allora ne viene fuori l’ennesima polemica.

Di tutto questo e per prevedere politiche attive che limitino l’uso delle macchinette per il gioco d’azzardo se ne parlerà dunque a settembre con la seduta del prossimo Consiglio comunale che dovrebbe tenersi mercoledì 14 e giovedì 15 o al massimo con la seconda sessione settembrina prevista per la settimana successiva.

di Carlo Leone

Carlo Leone
Pubblicato Venerdì 26 agosto, 2011 
alle ore 10:37
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Commenti
Ci sono 4 commenti
piero 2011-08-26 14:06:51
lo "stato bisca" che li amministra mettendo in ginocchio e coglionando i cittadini e le famiglie e i comuni che pensano di sovraintendere lo stato con provvedimenti ininfluenti e contraddittori. che baraonda. le slot-machines sono legalizzate e adesso non possono stare vicino a chiese, scuole, etc. le mign(...omissis...) sono illegali ma battono da anni tutte le notti anche a natale e pasqua davanti alla chiesa del ciarnin. avete pensato quanti soldi entrerebbero se si regolamentasse la prostituzione? invece i soldi vanno nelle tasche dei magnacci e per gli italiani ci sono in cambio le manovre di ferragosto e i ritocchi alle pensioni. avete pensato a quante controversie e cause giudiziarie produrrebbe questo provvedimento di eliminazione dei giochi in centro? io bar del centro no, tu bar di periferia si, allora faccio causa al comune per discriminazione, ecc. e poi questa storia dimostra che il comune quando vuole ci si mette anche con troppa pignoleria. quando c'è qualcosa di più serio, grave, urgente, però tutti zitti e nascosti.
Franco Giannini 2011-08-26 14:55:51
Deroga, parola magica
Sarei rimasto sorpreso se non avessi letto la parola DEROGA uno dei cui sinonimi potrebbe essere Eccezione. Da quel che leggo però si parla di Sabato e prefestivi, quindi mi sembra già più una REGOLA. Ma certo, condivigo, che Deroga, politicamente fa molto più figo ed impegnato!
Tutela di alcune zone della città come Centro. Perchè chiamare questi locali con un fumoso "genere di attività commerciali" e non con quello che tutti pensano che siano e non dicono? (Peccaminose ? Illegali ? Non Educative ? Creatrici di Problemi per la sicurezza cittadina ? Ricettacoli della malavita locale). Se questo sono, o se questo si teme che esse possano con il tempo diventare, un amministratore ha il dovere, l'obbligo di non dare il permesso di apertura evitando inoltre, come temo, di creare zone cittadine di serie A e serie B. Se per legge, l'amministratore non può impedire questo, può sicuramente mettere il gestore in condizioni di spalle al muro, con asfissianti controlli plurigiornalieri ed in qualsiasi orario da parte delle F.O. Ma so che questo non avverrà. Più facile relegare in un lazzaretto le anime perdute lavandosene le mani!
Tommaso Bucci 2011-08-27 20:02:48
Le chiese sono istituzioni o luoghi da tutekare più degli altri solo per chi le considera tali, con tutti i benefici fiscali che già ha la struttura temporale clericale...Mi pare proprio irrispettoso verso chi non è interessato alle chiese, porle come luoghi da privilegiare.L slot machines e tutto ciò che gira intorno sono fenomeni ribrezzezzanti, che lo stato rende legali e , sopratutto, radunano delinquenza e creano attitudine alla delinquenza... Così è.Roba da bassifondi della soceità, insomma, c'è da stare un po' attenti dove ci sono le slot machines, soprattutto nei luoghi notturni e non servono anulla se non che a rimpibnguare le casse statali o di privati alla fine e ad alimentare una depravazione che, finché rimanesse reelegata nei fatti propri, non sarebbe così dannosa , come invece è, si formano dei covi, dei ritrovi.
Non ci vuole troppa scienza s crivere questo, è più strano fare e pensare diversamente, dovrebbe essere più anomalo, però lka questione di chiese , scuole e ospedali è retorica e perbenista, non perbene, per bene non dovrebbero esistere; se a me capita di andare a dover fare una ricarica telefonica la notte, mi infilo in un mondo sgradevole e non è detto che sia solo sgradevole soggettivmente, non c'è bella gtente, insomma, non so che fedina penale abiano, gli spisodi ci sono, la notte è uguale al giorno, la sicurezza e la civiltà sono scopi da perseguire in ogni minuto.Lasciamo le chiese dove stanno,non è discriminatorio scrivere questo, ma il contrario.
Tommaso Bucci 2011-08-27 20:07:53
Senza far beneficiare i bar dove ci sono slot machine rispetto ad esercizi preposti solo alle slot machine e non , prioritariamente, si fa per dire, al servizio di bar, così mi pare di intuire chesuccederebbe, se venisse messa in pratica la proposta, la chiusura non varrebbe per i bar chele hanno, mentre dovrebbe , per coerenza, essere pure vietato, se consentito dal diritto costituzionale e quindi amministrativo, far giocare alle slot dopo l'una, diversamente si crea solo una proibizone verso qualcno e ne beneficia qualcun altro che offre la stessa cosa.... Questo non lo considererei un provvedimento b finalizzato a qualsiasi scopo che fosse positivo.
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