Sono stato diverse volte appellato con il nominativo di disfattista, di rompiballe, del solito criticone, del qualunquista, ecc. Il che mi fa supporre che quando le voci sono più di una, si renda necessario  farsi un esame di coscienza per mettersi d’accordo almeno con se stessi.

Io me lo sono fatto e dal questionario mentale – elaborato in casa eh! quindi non cercatelo su Facebook, non lo trovereste tanto è artigianale – ha fornito il risultato di “Brontolone”. E guarda caso, considerando che quando scelsi come mio nick-name proprio questo termine, e i questionari non erano ancora così di moda come Facebook ci ha poi inflazionato, debbo ritenere che esso rispecchi veramente quella che è la mia personalità.

Non so se ciò sia poi un pregio o un difetto, ma sta di fatto che a volte serve a ricordare, a sollecitare, a porre l’attenzione su un qualche cosa. Solo che, come in tutte le cose, del Brontolare si sappia far buon uso senza abusare. E quando il brontolio ti porta ad avere risultati positivi, devi anche saper ringraziare, senza aver alcuna vergogna nel doverlo fare, la controparte che ha raccolto il tuo “mugugno”e l’ha mutato in concretezza.

Nella mattina di venerdì 9 ottobre, alle 11,30, via Cellini si è arricchita di un nuovo attraversamento pedonale di fronte alla Casa Protetta. Attraversamento richiesto all’Assessore Maurizio Mangialardi,  a suo tempo, dai famigliari degli ospiti ivi ricoverati, manco più tanto giovani anch’essi, che rischiavano l’investimento ad ogni attraversamento. In qualità quindi di eterno “brontolone”, ma ancor più come uno dei tre Rappresentanti dei Famigliari degli Ospiti, ivi ricoverati, credo di dover esprimere a nome di tutti doverosi ringraziamenti per l’interessamento e la realizzazione.

Ora mi auspico solo, come brontolone, di poter scrivere più spesso queste lettere di ringraziamento, non solamente per cose realizzate, ma anche per semplici problemi sollevati.

di Franco Giannini