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Riduzione del consumo di suolo, approvata a Senigallia la variante al PRG

Passa la manovra: riqualificazione delle aree degradate, recupero in "verde" di altre edificabili

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Simone Ceresoni e Maurizio Mangialardi illustrano la manovra"Abbiamo risposto ad un preciso impegno programmatico cancellando, con un atto unico in Italia, migliaia di metri cubi di cemento previsto in base al piano regolatore vigente". Sono queste le parole con cui esordisce il primo cittadino Maurizio Mangialardi in merito alla variante al PRG sul consumo di suolo approvata dal Consiglio Comunale di Senigallia nella notte tra lunedì 6 e martedì 7 giugno. Una variante che va ad accogliere le richieste di quanti – sollecitati ma non obbligati dall’Amministrazione – potevano far passare il terreno da edificabile a verde o agricolo.

Con la variante licenziata dall’assise cittadina – al termine di una seduta al quanto turbolenta per alcuni punti e subemendamenti – sono stati in pratica cancellati 587.084 metri cubi di cemento per una superficie pari a 89.708 metri quadrati e terreni per oltre 40 ettari.

Un atto che va incontro al desiderio dei cittadini di vedere Senigallia meno oppressa dal cemento e che rispetta la volontà dell’Amministrazione, come fatto già con il Piano degli Arenili e con gli indici edificatori, di abbassare i volumi cementizi nella città e rendere Senigallia più dotata di spazi verdi.

"Lo strumento – dichiara Mangialardi – riconferma l’attenzione dell’Amministrazione Comunale ad operare secondo il piano regolatore vigente per far sì che alcune aree da edificabili passino a verdi pubbliche o agricole, mentre altre degradate vengano riqualificate senza costruire nuovi volumi su spazi ancora incontaminati".

"E’ un tema di portata nazionale – conferma l’Assessore all’Urbanistica Simone Ceresoni – tanto è vero che molti comuni ci hanno chiesto gli atti per poter adoperare strumenti che vadano nella stessa direzione. Ma è un atto che dà anche una risposta al sociale: con più unità abitative, oltre 300 di edilizia residenziale pubblica e sociale, andiamo incontro alle fasce sociali deboli". Il tutto senza contare le altre aree cittadine già interessate dal piano del Centro Storico come l’arena Italia o la curva della Penna che entro novembre  2011 vedranno tassativamente i cantieri operativi.

Interessate dalla variante diverse zone della città: l’ex Veco alla Cesanella che vedrà finalmente trasformata l’area della fabbrica "insalubre" come l’hanno definita Ceresoni e Mangialardi; l’ex Ipsia e via Cellini dove oltre un terzo della collina sarà preservata dalla cementificazione grazie all’adesione a questa variante.

Il provvedimento è ora chiuso dopo la votazione in consiglio con i voti favorevoli della maggioranza, l’astensione del PdL e quelli contro di Partecipazione e Rifondazione. Per i prossimi mesi però si prevede già un’altra variante che possa procedere nella stessa direzione e far aderire dunque tutti coloro che posseggono un terreno e che, per i motivi più svariati, possono convertirlo da edificabile ad agricolo o verde pubblico.

di Carlo Leone

Carlo Leone
Pubblicato Martedì 7 giugno, 2011 
alle ore 17:35
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Commenti
Ci sono 3 commenti
marianna 2011-06-08 16:40:10
Penosi
Provo solo dell'infinita pena per voi...credete veramente che la gente di questa città creda ancora a certe cose???
Supermercato al rossini,52 appartamenti al ponte rosso, 250 sulla collina del seminario...ma insomma ancora non ve siete stufati di costruire ovunque!!!
Per non parlare dei Verdi sui quali stendo un velo pietoso!!!
Mark 2011-06-09 14:47:42
veco
ma sulla veco non dici niente marianna? al posto di un bel boschetto col verde che possa fungere da zona relax per tutta la cesanella e non solo, chiunque sia dipasaggio, invece nemmeno l'ombra...oppure l'ombra dei condomini che ci faranno...disastro!
Anonimo2011-06-09 16:24:24
Riduzione di consumo un pò mascherata
Tanto per avere un primo assaggio di consumo di suolo sulla collina di via Cellini , andate a vedere come hanno ridotto la parte alta (quella che dà su via Camposanto Vecchio) .
Un vero esempio di rispetto del territorio, del paesaggio e del suolo !
Se poi la rinuncia di qualche insignificante frustolo di terreno edificabile è una grande notizia, vabbè accontentatevi pure.
E gli ambientalisti? Hanno ormai perso la mano...con l'ambiente.
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