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Sorpresi dalla polizia con dosi di fumo

I controlli antidroga nell'area del campus scolastico da parte delle forze dell'ordine

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La cittadella studentesca di via d’Aquino al centro dell’attenzione delle forze dell’ordine sin dal primo suono della campanella dell’anno scolastico 2006-2007. Un’area, come lo sono del resto tutte quelle che hanno a che fare con imponenti concentrazioni di giovani, a rischio di infiltrazioni delle cosiddette droghe leggere. Non è certo un mistero che nelle immediate vicinanze degli edifici scolastici vengano rinvenuti rimasugli di sigarette modificate o altro materiale che possa far pensare al consumo di sostanze stupefacenti.Come detto tali ritrovamenti possono essere fatti in qualsiasi luogo ove si registra un alto numero di giovani e quindi appetibile per chi è dedito allo spaccio.
Non sarebbe lontano dalla realtà che nei giorni scorsi esponenti delle forze dell’ordine, ed in particolar modo della polizia, abbiano fatto visita nell’area circostante il campus nelle ore di lezione e che alcuni giovani studenti minorenni siano stati pizzicati in possesso di piccole dosi di fumo. Inoltre come negli anni passati polizia e carabinieri saranno impegnati per tutto l’anno scolastico a tenere sotto controllo l’area studentesca. Una presenza detta di prossimità che avrà così la funzione di deterrente anche, e soprattutto, per coloro che con la popolazione studentesca hanno poco a che fare.
Non deve essere dimenticato infatti che il campus di via D’Aquino è un luogo aperto e quindi di facile infiltrazione. Un buon scudo sarà certamente il nuovo commissariato che tra pochi mesi aprirà i battenti invia Rosmini. Altra storia sono i luoghi chiusi, gli edifici scolastici, che sono sotto il controllo degli insegnanti e di tutti gli operatori che hanno anche i difficile compito, di complessa applicazione, di capire cosa accade nella sfera privata dei ragazzi. Un compito che, senza sollevare polemiche, spetta in primo luogo alle famiglie che in alcuni casi devono accorgersi di insoliti comportamenti dei giovani o che magari, pur non avendo un reddito, riescono ad avere un incomprensibile tenore di vita. Studi comportamentali sui giovani hanno dimostrato che il momento di maggior rischio è proprio dai 13 ai 19 anni, perchè si è a contatto con quasi la totalità del gruppo che fa uso di droghe e si è considerati non ancora maturi se ci si esclude dal gruppo. Tra i momenti più pericolosi vengono annoverati i rave, gli house party, le gite scolastiche, i concerti, dove diventa quasi inevitabile non fare il rito del debutto in società. La marijuana contiene intorno al 3-5% di Tbc, una sostanza tossica e allucinogena estratta dalla canapa indiana o cannabis, l’hashish è 2-3 volte più concentrata, arrivando al 10%. E’ dimostrato che la cannabis è una sostanza cheinduce dipendenza nei fumatori abituali, oltre a indebolire il sistema immunitario.
Nei consumatori abituali di cannabis è abbastanza comune l’instaurarsi della cosiddetta sindrome amotivazionale, caratterizzata da apatia, indifferenza affettiva, mancanza di interesse per il futuro, per i rapporti sociali e per il lavoro, perdita della memoria e della concentrazione, irritabilità eccessiva, emotività estremamente labile, perdita del coordinamento motorio e soprattutto assuefazione per cui si è tentati di non smettere.

di Marcello Pagliari – Corriere Adriatico

Redazione Senigallia Notizie
Pubblicato Venerdì 20 ottobre, 2006 
alle ore 9:59
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