Quelle fiamme che avrebbero provocato lo scoppio della bombola allo stadio delle Saline non sarebbero state le prime nella zona. Sembra che altri piccoli focolai, nelle immediate vicinanze dell’area dove si è consumato il dramma sabato pomeriggio, siano stati segnalati nei giorni e nelle ore precedenti dai residenti del quartiere. Particolari che affiorano durante l’incontro che il sindaco Angeloni ha avuto nel tardo pomeriggio di ieri con i capigruppo in Consiglio, riuniti per parlare di sanità assieme al direttore dell’ Asur.
Particolari che, se confermati, potrebbero fare ipotizzare altri scenari, aprire nuove strade nell’inchiesta, ma soprattutto contribuire a chiarire come e cosa possa avere provocato quel terribile incidente in cui sono rimasti gravemente feriti due giovani senigalliesi. Intanto, l’amministrazione comunale ha avviato un’indagine interna per approfondire la questione della gestione dell’area dove è avvenuto le scoppio: incontri con il comandante dei vigili urbani e con la protezione civile che utilizzava quell’area per lo stoccaggio e dove erano custodite le quattro bombole di gpl. Su tutto l’apprensione della città e degli amministratori per Andrea Tarsi e Valentina Argentati. "Il sindaco è andata a trovare i due ragazzi a Torrette proprio oggi (ieri, ndr) – ha raccontato il presidente del Consiglio, Silvano Paradisi, dopo l’incontro con i capigruppo -. Valentina è ricoverata in chirurgia plastica, Andrea è ancora in rianimazione. Ci vorranno ancora due giorni per sciogliere la prognosi, ma le loro condizioni stanno migliorando". Una notizia attesa da tutta Senigallia e che fa tirare un sospiro di sollievo. Sulla vicenda, dopo l’intervento di Alessandro Cicconi Massi (FI), si registra l’interrogazione del consigliere comunale Roberto Paradisi a nome del gruppo "Liberi per Senigallia". (…..)

di M. Teresa Bianciardi
dal Corriere Adriatico