I lavori di realizzazione della terza corsia autostradale e della complanare a Senigallia prevedono complessivamente l’abbattimento di 15 cavalcavia e la ricostruzione di soli 12 ponti. Nel fine settimana tra il 29 ed il 31 Gennaio si è lavorato alla demolizione due dei tre che non verranno sostituiti, in quanto reputati sottoutilizzati da Società Autostrade.

Nelle notti di venerdì e sabato, fino alla mattina di domenica 31 Gennaio, l’autostrada tra Senigallia e Marotta è quindi rimasta chiusa per permettere il previsto svolgimento dei lavori. Nelle foto di questo articolo, l’area del cavalcavia che congiugeva via Botticelli a via Belardinelli, su strada sterrata, come appariva nel pomeriggio successivo alla sua demolizione, ed il primo tracciato di quella che sarà la complanare, visto dal ponte su via Belardinelli.

L’altro ponte da rimuovere è quello nei pressi dell’incrocio tra via Mattei e via Lippi; il terzo, che rientra nel lotto Senigallia-Ancona Nord, i cui lavori non sono ancora iniziati, è quello della Strada del Giardino.

Il tema della non ricostruzione di questi tre cavalcavia è stato trattato alcuni giorni fa dal blogger senigalliese Maddechè, autore de La Piaga di Velluto, in un post in cui non lesina critiche a questa decisione, che, a suo parere, va ad aumentare il consumo di territorio legato all’opera "terza corsia + complanare", di cui tanto si parla durante questa campagna elettorale.

Rinunciare ai tre ponti comporta infatti la realizzazione di nuovi collegamenti per le vie che saranno interrotte: strade la cui competenza riguardo alla manutenzione diventerà del Comune di Senigallia, mentre quella dei cavalcavia è di Società Autostrade. A queste nuove strade, si chiede Maddechè, saranno legate nuove lottizzazioni e nuovo consumo di territorio?

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di Luca Ceccacci