SenigalliaNotizie.it
Versione ottimizzata per la stampa

Il digitale terrestre è approdato nelle Marche: ora tocca a Senigallia

Come risolvere i problemi di ricezione del segnale: istruzioni per l'uso - parte 1^

5.620 Letture
commenti

Digitale terrestreOramai ci siamo. Il digitale terrestre è giunto nella regione Marche. La rivoluzione tecnologica è approdata lunedì 5 dicembre nell’ascolano e nelle zone limitrofe. I primi responsi al riguardo non sono troppo lusinghieri: le frequenze ancora sembrano latitare, così come manca l’implemento dei canali tanto atteso dagli utenti.

Iniziamo sfatando alcune verità presunte. Con ogni probabilità le tempistiche necessarie perché il nuovo sistema di trasmissione vada a regime saranno molto più lunghe di quelle indicate. Una delle prime regioni dove il digitale terrestre è approdato nel 2008 è la Sardegna. In molte zone della regione ancora oggi svariate famiglie sarde non solo non ricevono il segnale digitale ma neppure quello analogico in quanto quest’ultimo è stato soppresso spegnendo i relativi trasmettitori.

Una delle principali problematiche legate all’utilizzo del digitale terrestre è che, a differenza di quello analogico, il primo è immune ai disturbi alla ricezione finché questi rimangono di lieve entità. In caso contrario un’eccessiva soglia di disturbo fa perdere completamente il segnale.

Alla base di questa difficoltà ci sono problematiche di carattere tecnico difficilmente arginabili: i nuovi sistemi tecnologici si poggiano su vecchie strumentazioni quali antenne e ripetitori nati con specifiche ben diverse. Con il vecchio sistema analogico era sufficiente amplificare solamente le gamme di frequenza che distribuivano il segnale desiderato, ignorando le altre frequenze che avrebbero "sporcato" altrimenti la ricezione. Con le attuali tecnologie questa cernita non è possibile. Affermare che le attuali antenne siano un supporto pienamente idoneo alla tecnologia digitale, non corrisponde esattamente alla verità.

La vecchia tv analogicaUn’altra verità inesatta, è quella che riguarda lo switch off ovvero lo spegnimento di tutte le reti TV analogiche, e il conseguente switch on, che consiste nell’attivazione della nuova piattaforma digitale. In questo momento si può parlare al massimo di uno switch off parziale in quanto i canali analogici non vengono spenti, ma affiancati da quelli digitali: nei decoder installati in questi giorni, è presente un "ponte" tra la nuova e la vecchia apparecchiatura, in modo da permettere agli utenti, in questa fase di assestamento di usufruire almeno dei vecchi canali.

Nonostante l’aumento continuo della copertura, si stanno verificando numerosi problemi di ricezione in diverse zone del paese, soprattutto dove i segnali hanno cambiato origine e arrivano ora da un ripetitore diverso o anche più lontano da quello da cui provenivano le frequenze della vecchia tv analogica.
Non è raro che le persone lamentino problemi di ricezione della tv: dallo switch off alcuni canali sono letteralmente spariti rimpiazzati dalla scritta "segnale assente o debole".

Con la vecchia tv analogica i problemi di segnale debole erano percepibili e migliorabili direttamente dal proprio apparecchio, attraverso l’orientamento dell’antenna e la misura dell’immagine comunque visibile sul televisore. Il digitale terrestre, in caso di segnale insufficiente, non permette di osservare il degrado delle immagini perché ha una soglia di ricezione sotto la quale lo schermo si oscura.

Ecco un piccolo prontuario per cercare di porre rimedio quando lo schermo si oscura:

Se davanti a voi avete uno schermo completamente nero è consigliabile fare una visita al vostro vicino per verificare il suo livello di ricezione. Se il segnale nel suo apparecchio è sensibilmente migliore del vostro è probabile che il vostro problema sia riconducibile all’impianto di casa costituito da cavi interni, centralina e antenna. Una possibile soluzione è chiamare un tecnico antennista. La mancata ricezione dei canali potrebbe essere causata infatti dalla posizione errata dell’antenna. Il tecnico, con l’ausilio di un misuratore di campo, potrà verificare la reale qualità dei segnali tv che giungono sul vostro impianto di ricezione e capire se il problema è riconducibile alla eccessiva distanza dalla fonte del segnale. Il misuratore di campo consentirà di stabilire se i segnali di frequenza che raggiungono l’antenna raggiungono la soglia minima di ricezione necessaria a far funzionare il decoder, permettendo così la visualizzazione sulla televisione delle immagini.

Se il livello di segnale è insufficiente, esistono diverse soluzioni per cercare di implementare l’energia del segnale che consente il funzionamento del decoder. In primis, migliorare il puntamento dell’antenna e, se necessario, ricollocarla in una zona più idonea. Se anche questo non ha sortito gli effetti sperati, si può pensare di sostituire l’antenna con una più efficiente o incrementarne la potenza con un amplificatore di segnale. Va detto che il guadagno in termini di potenza di questo apparecchio non è elevato e comunque, pur migliorando l’intensità del segnale, ne peggiora la qualità.

– Con l’utilizzo incrociato della nuova antenna riposizionata e l’amplificatore a basso rumore che aumenta l’intensità del segnale e riduce i segnali di disturbo, si può superare la soglia minima necessaria al decoder per la ricezione dei canali sulla propria televisione.

Domani  7 dicembre ci sarà un nuovo approfondimento sull’argomento per offrire un servizio ancora più completo a voi lettori

di Lorenzo Ceccarelli

Commenti
Ci sono 5 commenti
Francescangeli Marcello 2011-12-06 12:42:26
Digitale terrestre Senigallia
Nel secondo e bel terzo paragrafo ci sono delle inesattezze :
1) Per coprire l'intero territorio occorrono anni , previsti dalla legge sul DT , la RAI ha preparato una piattaforma digitale sul satellite, dove in alcuni casi il decoder TV-Sat dovrebbe essere gratuito , questo in attesa di ampliare i siti trasmissivi o riqualificare quelli esistenti.
2) I trasmettitori analogici non trasmettono un segnale più pulito ma se non si controlla , con ottimi filtri di antenna ( molto cari ) , il segnale trasmesso possiamo trasmettere delle interferenze che vanno a disturbare i canali adiacenti ( immagini che scorrono sotto al canale prescelto )
E' ovvio che gli utenti dovranno rivedere il sistema di antenna e magari ripuntarlo .
Saluti
marcolino 2011-12-06 14:00:46
Utile questo articolo, ma devo per forza chiamare l'antennista?
Anonimo2011-12-06 14:45:55
fa pietà
Giuliano 2011-12-06 21:12:03
Ho perso la RAI
fino a ieri pur con una antenna digitale interna, riuscivo a vedere sia i canali mediaset che quelli rai (RAI1 RAI2 RAI3 RAI4 RAINEWS). Oggi i canali RAI (tutti) sono completamente con segnale assente, mentre continuo a vedere bene quelli Mediaset. Come mai? Mi sapreste dare una aspiegazione?
Daniele 2011-12-07 19:07:16
Una tv si vede e l'altra NO
Ho tre televisori, due con il digitale incorporato ed un'altro con il digitale esterno. Bene, due televisori (compreso quello con il digitale esterno) captano Rai1 Rai2 e Rai3, mentre l'altro prende tutti i canali (Rai4 si vede) tranne le tre reti Rai principali. Cosa è successo? Ho riprogrammato quattro volte il televisore ma, nulla. Le altre due funzionano alla grande. Attendo notizie. Grazie.
ATTENZIONE!
Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Senigallia Notizie e autenticarsi con Nome utente e Password

Già registrato?
... oppure Registrati!


Scarica l'app di Senigallia Notizie per AndroidScarica l'app di Senigallia Notizie per iOS

Partecipa a Una Foto al Giorno