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Occupazione, secondo incontro tra giovani di Arvultùra e Sindaco di Senigallia

Si risolve con un nulla di fatto il nuovo confronto. Atteggiamento più sereno, ma visioni ancora opposte

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L’immobile occupato a SenigalliaQuest’incontro non s’ha da fare. E invece s’è fatto. Con la minaccia non reale, paventata solo da alcuni quotidiani, di interrompere i lavori del Consiglio Comunale di mercoledì 16 novembre, gli attivisti dello Spazio Occupato Arvultùra hanno incontrato il Sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi dopo che l’appuntamento delle 15 era saltato per impegni più urgenti del primo cittadino. Invece, a sorpresa, alle 18:30 una delegazione è stata nuovamente ricevuta in sala Giunta per provare a risolvere la patata bollente dell’occupazione di viale IV Novembre.

Tentativo andato a vuoto o perlomeno risolto con un nulla di fatto. Da una parte il Comune che ha messo in vendita l’immobile per cercare di far cassa e risollevare un pò le sorti del bilancio comunale. Dall’altra i giovani che chiedono spazi pubblici per momenti di confronto, di crescita che a Senigallia mancano e che potrebbero mancare ancora per molto tempo, vista la situazione delle casse comunali.

Ma non è tutto qui. Di mezzo infatti c’è una visione opposta delle politiche abitative finora messe in atto, con molti beni pubblici finiti in mano privata che potrebbero chiudere altri spazi alle associazioni del territorio. A questo punto – dicono i giovani di Mezza Canaja e Collettivo Studentesco – la questione della sede non è quella più rilevante.

Se l’atteggiamento mostrato dalle parti è stato più sereno, grazie anche all’interessamento di esponenti politici più o meno vicino al Sindaco e grazie alla partecipata assemblea che ha portato in piazza Roma alcune centinaia di persone, di concreto c’è solo l’opposizione netta che ancora non ha permesso di vedere spiragli per questa trattativa.

Dal centro occupato fanno sapere che non si arriverà allo scontro, ma anche che non se ne andranno dalla ex casa del custode del vecchio collegio dei ferrovieri. Completamente infondate le ipotesi di un’occupazione della sala Giunta, dell’aula consiliare o di palazzo Gherardi. "Certo se ci saranno manifestazioni di forza, noi ci comporteremo di conseguenza" spiega Marianna Lombardi: "ma visto l’atteggiamento positivo, un principio  di dialogo costruttivo, non sarebbe nemmeno intelligente occupare posti, così, a caso".
Alla residenza municipale invece rimane il fatto che l’edificio dev’essere venduto, nonostante la prima asta sia andata deserta.

Ancora non è stata fissata la data di un nuovo incontro in cui l’Amministrazione comunale potrebbe avanzare una proposta alternativa a quella del Centro di Aggregazione Giovanile formulata nel primo incontro.

di Carlo Leone

Carlo Leone
Pubblicato Martedì 15 novembre, 2011 
alle ore 7:30
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